- [커버] 실패하지 않는 사랑, 고난을 넘어서는 믿음 – 역사적 기록을 세운 <킹 오브 킹스>의 이야기들
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Amore che non fallisce, fede che supera le avversità – Le storie di <King of Kings> che hanno fatto la storia
Dal luogo più basso al luogo più remoto - Intervista al regista di <King of Kings> Jang Seong-ho e al direttore della fotografia Kim Woo-hyeong
Con gli occhi del piccolo Walter, il modo in cui <King of Kings> supera le barriere religiose
The Life of Our Lord è un libro sulla vita di Gesù di Nazaret scritto dal romanziere inglese Charles Dickens, per i suoi bambini, tra il 1846 e il 1849, più o meno nel periodo in cui stava scrivendo David Copperfield. The Life of Our Lord fu pubblicato nel 1934, 64 anni dopo la morte di Dickens.
Charles John Huffam Dickens (/ˈdɪkɪnz/ ⓘ; 7 febbraio 1812 – 9 giugno 1870) è stato un romanziere, giornalista, scrittore di racconti e critico sociale inglese. Ha creato alcuni dei personaggi di finzione più noti della letteratura ed è considerato da molti il più grande romanziere dell'epoca vittoriana.[1] Le sue opere hanno goduto di una popolarità senza precedenti durante la sua vita e, nel XX secolo, critici e studiosi lo hanno riconosciuto come un genio letterario. I suoi romanzi e racconti sono ampiamente letti oggi.
Nella storia del Regno Unito e dell'Impero britannico, l'epoca vittoriana fu il regno della regina Vittoria, dal 20 giugno 1837 fino alla sua morte il 22 gennaio 1901. A volte vengono utilizzate definizioni leggermente diverse. L'epoca seguì l'era georgiana e precedette l'epoca edoardiana, e la sua seconda metà si sovrappone alla prima parte dell'epoca della Belle Époque dell'Europa continentale.
Nel Regno Unito ebbero luogo varie riforme politiche liberalizzatrici, tra cui l'estensione del suffragio elettorale. La Grande carestia causò la morte di massa in Irlanda all'inizio del periodo. L'Impero britannico ebbe relazioni relativamente pacifiche con le altre grandi potenze. Partecipò a vari conflitti militari, principalmente contro potenze minori. L'Impero britannico si espanse durante questo periodo e fu la potenza predominante nel mondo.
Romanzi
The Posthumous Papers of the Pickwick Club (1836–1837)
Oliver Twist; or, The Parish Boy's Progress (1837–1839)
Nicholas Nickleby (1838–1839)
The Old Curiosity Shop (1840–1841)
Barnaby Rudge: A Tale of the Riots of Eighty (1841)
The Life and Adventures of Martin Chuzzlewit (1843–1844)
Dombey and Son (1846–1848)
Characters David Copperfield (1849–1850)
Bleak House (1852–1853)
Hard Times: For These Times (1854)
Little Dorrit (1855–1857)
A Tale of Two Cities (1859)
Great Expectations (1860–1861)
Our Mutual Friend (1864–1865)
The Mystery of Edwin Drood (1870)
Libri di Natale
A Christmas Carol (1843)
The Chimes (1844)
The Cricket on the Hearth (1845)
The Battle of Life (1846)
The Haunted Man and the Ghost's Bargain (1848)
A Christmas Carol è molto probabilmente la sua storia più nota, con frequenti nuovi adattamenti. È anche la più filmata delle storie di Dickens, con molte versioni risalenti ai primi anni del cinema.[275] Secondo lo storico Ronald Hutton, lo stato attuale dell'osservanza del Natale è in gran parte il risultato di una ripresa del Natale a metà epoca vittoriana, guidata da A Christmas Carol. Dickens ha catalizzato il Natale emergente come festa incentrata sulla famiglia, in contrasto con le osservanze basate sulla comunità e incentrate sulla chiesa, poiché sono sorte nuove aspettative della classe media.[276] Le sue figure archetipiche (Scrooge, Tiny Tim, i fantasmi del Natale) sono entrate nella coscienza culturale occidentale. "Buon Natale", una frase prominente del racconto, è stata resa popolare a seguito della pubblicazione della storia.[277] Il termine Scrooge è diventato sinonimo di avaro, e la sua esclamazione "Bah! Humbug!", un rifiuto dello spirito festivo, ha acquisito popolarità come espressione idiomatica.[278] Il romanziere dell'epoca vittoriana William Makepeace Thackeray definì il libro "un beneficio nazionale e per ogni uomo e donna che lo legge una gentilezza personale".